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Tutta colpa di mio nonno
Di Admin (del 10/05/2011 @ 11:20:01, in Perche' questo sito, linkato 6646 volte)

Mio nonno coltivava il grano. E lo coltivava a mano. Mi ricordo quando, da piccolo, lo vedevo con il suo cappello di paglia, la sua camicia bianca ed il suo sacco a tracolla pieno di sementi che camminava sul campo arato.Immergeva la mano nel sacco, prendeva una manciata di grano e lo spargeva con un ampio movimento circolare. Al termine della sua giornata, dura, di lavoro mio nonno aveva il suo grande passatempo. Mio nonno aveva una radio, una radio in onde medie. Non aveva a casa la corrente elettrica e le notti erano illuminate da una calzetta a gas appesa al soffitto e, alla luce della lampada a gas, manovrava la manopola di sintonia per ascoltare le voci che venivano da lontano. Era una radio moderna quella di mio nonno, non come quelle grosse radio a valvole, ma una modernissima radio a transistor, grande non piu' di una scatola di scarpe. E funzionava a "batterie". Io ero affascinato da quella scatola ed accompagnavo mio nonno in bicicletta al paese per comprare i torcioni per la radio, rigorosamente allo zinco carbone e rigorosamente Superpila. Poi aprivo a martellate le pile esaurite e ne estraevo il carboncino.... Ed ascoltavo le voci che uscivano da quella scatola.

E' stata tutta colpa di mio nonno se nel mio cuore ho sentito la voglia di carpire i codici di quella magia e di diventare io il mago. E allora da grande ho frequentato la scuola di magia, fino a quando armato di bacchetta magica, una stecca di ferrite con della fatata seta metallica avvolta intorno, ho pronunciato il mio primo abracadabra. E' passato tanto tempo dai miei primi condensatori variabili e dalle mie prime cuffie ( da 2000 ohm!) , dai primi circuiti stampati fatti con il pennarello blu, ma ancora adesso quando accendo la mia radio ho l'impressione che qualcosa di imponderabilmente unico succeda tra me ed il mondo....

Benvenuti a tutti voi, amanti della radio, 73 da IW0DVV.

 La mia QSL